Caldo estivo: alcune precauzioni

Per “ondata di calore” si intende un periodo prolungato di condizioni meteorologiche estreme, caratterizzato da temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, in alcuni casi associate ad alti valori di umidità relativa, e che persistono per diversi giorni. Gli effetti negativi sulla salute dipendono sia dall’intensità che dalla durata dell’ondata di calore stessa.

Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, gonfiori, spossatezza. Questi sintomi generalmente si manifestano quando ad una aumentata sudorazione non corrisponde un adeguato reintegro di liquidi con la conseguente perdita di acqua e Sali.

Altre condizioni clinicamente rilevabili sono gli edemi agli arti inferiore (più frequentemente una sorta di gonfiore alle caviglie), malessere generale, debolezza, nausea vomito, mal di testa.  

Quando la situazione si aggrava e la temperatura corporea raggiunge valori intorno ai 40°C si parla di “colpo di calore” che può presentare un quadro clinico caratterizzato da affanno, blocco della sudorazione, aritmie cardiache, insufficienza renale ed edema polmonare. Tale condizione può degenerare in uno stato di shock e perdita di coscienza. Le recenti indicazioni del ministero della salute consigliano una attenta valutazione dei singoli casi proponendo, soprattutto per neonati ed anziani, l’immediato trasporto in ospedale.

Le categorie di persone più a rischio sono gli anziani, i neonati ed i bambini; le persone non autosufficienti; soggetti cardiopatici, emodializzati, diabetici e tutti coloro che per hobby o lavoro svolgono attività all’aria aperta che comportano esercizio fisico.

Le raccomandazioni per “combattere” le insidie del caldo sono semplici ed efficaci e dirette in particolar modo ai soggetti a rischio:

  1. Non uscire nelle ore più calde della giornata

  2. Bere molti liquidi evitando bevande alcoliche e bevande contenenti caffeina.

  3. Evitare l’indiscriminata assunzione di integratori di Sali minerali

  4. Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata

  5. Rinfrescare l’ambiente domestico (se possibile con l’uso di climatizzatore). La temperature ideale per l’ambiente domestico è di 24-26°c

  6. Durante i viaggi in automobile, regolare la temperatura dell’impianto di climatizzazione in modo che ci sia una differenza non superiore ai 5°C tra l’interno e l’esterno dell’abitacolo. Evitare, inoltre, di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri

  7. Conservare adeguatamente i medicinali riponendo in frigorifero i farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.

Il Ministero della Salute, inoltre, detta alcuni consigli per la gestione dei bambini che riportiamo di seguito nella loro interezza.

Bambini

■ In ambienti chiusi, vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte.

■ All’aria aperta, in spiaggia o in piscina, evitare l’esposizione diretta al sole (soprattutto nelle ore più calde della giornata, ovvero dalle 11 alle 18), applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo e proteggere il capo con un cappellino.

■ È bene sapere che l’ombrellone non protegge né dal caldo, né dai raggi solari. Quindi anche se i bambini rimangono all’ombra è necessario proteggerli adeguatamente

■ I bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al sole diretto.

■ Evitare che i bambini svolgano attività fisica all’aperto durante le ore più calde.

■ Fare in modo che i bambini assumano sufficienti quantità di liquidi, evitando le bevande fredde

■ Preparare per i bambini pasti leggeri, preferibilmente a base di frutta e verdura e fare attenzione alla conservazione dei cibi (le elevate temperature possono infatti alterarne le caratteristiche)

■ Non lasciare mai i bambini chiusi in autovetture o locali che possono surriscaldarsi, nemmeno per poco tempo.

■ Chiamare immediatamente il soccorso medico, se il bambino manifesta qualcuno dei seguenti sintomi: nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, stato confusionale, febbre. Potrebbe trattarsi di un colpo di calore.

■ Nei grandi centri urbani, durante le ore più calde, evitare le aree verdi e i parchi pubblici, poiché in questi luoghi si accumula l’ozono prodotto dal traffico veicolare.

■ I bambini con problemi di salute sono particolarmente sensibili alle ondate di calore e, pertanto, quando fa molto caldo necessitano di maggiori attenzioni da parte dei genitori e del pediatra. In particolare, i bambini con malattie cardiache, circolatorie, respiratorie o polmonari (come l’asma) devono evitare di frequentare parchi o aree verdi nei grandi centri urbani, nelle ore più calde della giornata; i bambini affetti da diarrea e febbre, invece, sono più esposti al rischio di disidratazione e, dunque, devono bere molti liquidi.

 

Per ulteriori informazioni consigliamo di visitare la pagina del sito del Ministero della Salute, utilizzata come fonte.

Saluti

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