Influenza 2012-2013: previsioni e consigli

La prossima influenza potrebbe essere più aggressiva rispetto a quelle del biennio 2011-2012. Questo è quanto pronostica l'associazione microbiologi clinici italiani (Amcli).

L' epidemia raggiungerà l'Italia e l'Abruzzo a partire dal prossimo Ottobre 2012 con un picco previsto per fine Gennaio 2013.

La maggior virulenza sarebbe giustificata dalla compresenza di diversi ceppi virali. Oltre al ceppo virale A/H1N1, infatti, si attendono  altre varianti denominate B e H3N2.

Influenza

Ad oggi sono un centinaio i laboratori sparsi per il mondo che stanno analizzando i diversi ceppi influenzali sotto il coordinamento del OMS. L'obiettivo è quello di tipizzare con la maggior precisione possibile i ceppi virali e successivamente  produrre il vaccino.

Ricordiamo che nonostante alcune note di preoccupazione è ancora troppo presto per esprimere previsioni sull'andamento stagionale dell'influenza. Fattori quali il clima, lo stato di salute individuale e la copertura vaccinale sono variabili fondamentali che incideranno notevolmente sullo sviluppo dell'epidemia.

La prevenzione, comunque, rimane la strada maestra da percorrere.

Oltre al vaccino anti-influenzale consigliato ai bambini in condizioni di rischio, agli anziani e alle donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza è importante prestare maggior attenzione alle più elementari norme igieniche come il lavarsi le mani.

Secondo gli specialisti del Canadian Center for Occupational Health and Safety questa semplice operazione riduce notevolmente la diffusione di germi.


Affinché il lavaggio sia realmente efficace:

  1. mettere le mani sotto acqua tiepida,
  2. aggiungere sapone e sfregare sino a generare sufficiente schiuma.
  3. continuare a sfregare le mani per almeno 20 minuti facendo attenzione agli spazi tra le dita e sotto le unghie
  4. sciacquare le mani
  5. asciugare le mani con salvietta


N.B. Ricordarsi di lavare le mani prima di mangiare, dopo aver utilizzato il water, dopo essersi soffiati il naso, dopo aver cambiato i pannolini, dopo aver toccato rifiuti e dopo aver fatto visita a persone malate. Qualora tutto ciò non fosse possibile è consigliato l'utilizzo di disinfettanti con almeno il 60% di alcool.

Per stimolare i bambini ad un miglior ed accurato lavaggio delle mani proponiamo di porre loro questa attività in forma di gioco: canzoncine, saponette colorate ecc.

 

Di seguito riportiamo l'Abstract del recente rapporto pubblicato sul Lancet. Dopo 3 anni dalle epidemia dell'influenza AH1N1 gli studiosi descrivono tassi di incidenza e mortalità indagati su dati un vasto campione.  

 

Estimated global mortality associated with the first 12 months of

2009 pandemic influenza A H1N1 virus circulation: a modelling

study


Dr Fatimah S Dawood MD et al.

Summary

Background

18 500 laboratory-confirmed deaths caused by the 2009 pandemic influenza A H1N1 were reported worldwide for the period April, 2009, to August, 2010. This number is likely to be only a fraction of the true number of the deaths associated with 2009 pandemic influenza A H1N1. We aimed to estimate the global number of deaths during the first 12 months of virus circulation in each country.

Methods

We calculated crude respiratory mortality rates associated with the 2009 pandemic influenza A H1N1 strain by age (0—17 years, 18—64 years, and >64 years) using the cumulative (12 months) virus-associated symptomatic attack rates from 12 countries and symptomatic case fatality ratios (sCFR) from five high-income countries. To adjust crude mortality rates for differences between countries in risk of death from influenza, we developed a respiratory mortality multiplier equal to the ratio of the median lower respiratory tract infection mortality rate in each WHO region mortality stratum to the median in countries with very low mortality. We calculated cardiovascular disease mortality rates associated with 2009 pandemic influenza A H1N1 infection with the ratio of excess deaths from cardiovascular and respiratory diseases during the pandemic in five countries and multiplied these values by the crude respiratory disease mortality rate associated with the virus. Respiratory and cardiovascular mortality rates associated with 2009 pandemic influenza A H1N1 were multiplied by age to calculate the number of associated deaths.

Findings

We estimate that globally there were 201 200 respiratory deaths (range 105 700—395 600) with an additional 83 300 cardiovascular deaths (46 000—179 900) associated with 2009 pandemic influenza A H1N1. 80% of the respiratory and cardiovascular deaths were in people younger than 65 years and 51% occurred in southeast Asia and Africa.

Interpretation

Our estimate of respiratory and cardiovascular mortality associated with the 2009 pandemic influenza A H1N1 was 15 times higher than reported laboratory-confirmed deaths. Although no estimates of sCFRs were available from Africa and southeast Asia, a disproportionate number of estimated pandemic deaths might have occurred in these regions. Therefore, efforts to prevent influenza need to effectively target these regions in future pandemics.


fonti: Lancet; Ansa.it; AMCLI

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